Concorrenza sleale sviamento clientela: come difendersi?

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Si parla di concorrenza sleale per sviamento della clientela se un lavoratore utilizza le informazioni dell’ex azienda per favorirne un’altra

Nel libero mercato, la concorrenza è un elemento fisiologico e funge da leva per la crescita e lo sviluppo delle aziende. Tuttavia, non sempre le aziende competono tra di loro in modo corretto. In alcuni casi, usano mezzi subdoli per sottrarre posizioni di mercato e clienti ai propri concorrenti. Questo comportamento, punito dalla legge, viene definito concorrenza sleale e comprende chi imita i tratti distintivi e i prodotti di un concorrente per creare confusione tra i consumatori; chi denigra il concorrente o viceversa si appropria dei suoi pregi; infine, chi si avvale direttamente o indirettamente di qualsiasi mezzo per danneggiare un’altra azienda. All’interno di questa categoria, rientra la concorrenza sleale per sviamento della clientela.

La concorrenza sleale per sviamento della clientela si verifica ogni qualvolta un’azienda utilizza le risorse del concorrente per danneggiarlo. Le risorse sono intese sia in termini di persone che know how aziendale. Nel merito, è l’esempio di un ex dipendente che lavora in una data azienda e si trasferisce in un’altra realtà o decide di mettersi in proprio. In base al suo livello di responsabilità, nel tempo trascorso all’interno dell’ex azienda, il lavoratore è sicuramente entrato in contatto con molte informazioni preziose. Esse possono riguardare brevetti e segreti commerciali, dati sui clienti e prezzi, informazioni sul prodotto e sui processi aziendali. Queste informazioni costituiscono il patrimonio intellettuale e commerciale di un’azienda.

La concorrenza sleale per sviamento della clientela sussiste nel momento in cui questo bagaglio di informazioni viene utilizzato dall’ex dipendente per un tornaconto personale o per favorire la nuova azienda in cui lavora.

La concorrenza sleale può danneggiare pesantemente un’azienda in termini di crescita e reddittività. Per difendersi è consigliabile innanzitutto stabilire internamente un patto di non concorrenza tra datore di lavoro e dipendenti. In questo modo, il vincolo di fedeltà in essere tra azienda e lavoratore continua anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro di quest’ultimo. In secondo luogo, nel momento in cui sorgono dei sospetti o si verificano dei fatti che riconducono a questo tipo di reato, l’azienda può avvalersi di un’agenzia investigativa, in grado di risalire al colpevole. AIC Investigazioni, investigatore privato Lecce, dispone delle competenze e degli strumenti necessari ad accertare la concorrenza sleale di un ex dipendente, lo sviamento della clientela o lo storno dei dipendenti.